lunedì 23 maggio 2011

cruelty free... perchè?

Aprire un blog sul make up è semplice e complicato allo stesso tempo. Bisogna fare recensioni ( e provare i prodotti prima, va da se), tener conto del fatto che il mercato è molto vasto, che i prodotti si evolvono in fretta e che bisogna far selezione, anche perchè spesso il tempo è poco e le idee tante.
Un blog sul make up cruelty free è complicato e basta. Primo perchè trovare prodotti davvero cruelty free non è semplice, non tanto per la loro reperibilità quanto per la certezza che si tratti davvero di prodotti non testati sugli animali. Perchè tanti dichiarano di non testare, ma non basta. Una casa cosmetica che pubblicizza i suoi prodotti e dichiara che questi non sono testati su animali spesso mente sapendo di mentire. Una menzogna velata, direi. Senza fare nomi. Tempo fa avevo acquistato dei prodotti di make up di qualità media e prezzi medi. Al tempo ero agli esordi makeupposi e non ci capivo nulla ne di trucco ne di ciò che gira intorno a questo mondo. Quando ho deciso di approfondire l'argomento, ho fatto un giretto sul loro website e in una paginina fatta ad hoc si parlava di test. Tanti giri di parole per arrivare alla frase " prodotto finito non testato sugli animali"! Che non vuol dire nulla di positivo. I prodotti finiti non si testano, si testano i componenti!! Il discorso cruelty free è complicato e io non ho ne gli stumenti per spiegarvi bene di cosa si tratta e ne quelli per dirvi come vada gestito. Ma posso dirvi cosa faccio io! Io non sono vegetariana anche se sto pian pianino eliminando la carne dalla mia dieta. Non dico che le persone debbano smettere di mangiare carne, o uova, o latte, anche se secondo una corrente di pensiero in voga la cosa è dannosa per gli animali ( la carne ok, vien da pensarlo, ma anche le uova e il latte per la maniera disumana dei metodi di allevamento intensivo) ma sul discorso test animali dico che dovremmo fare qualcosa di concreto e che costa poca fatica ( meno del diventare vegetariani a forza). Partendo da un dato di fatto ( i test cosmetici sugli animali sono fondamentalmente inutili per la nostra salute), credo sia doveroso evitare a conigli, cani, cavie, etc. torture inutili e finalizzate a far vendere certi prodotti. E qui comincia il mio modus operandi. Basta con l'acquistare marche che testano o di proprietà di società che testano!!! Mi affido alle liste della Lav, e per le società che non hanno certificazione, beh... tante ricerche in internet, dati incrociati... e se non mi convincono non le compro! Ormai lo faccio da 6 mesi e sopravvivo. E non solo con i cosmetici. Anche con detersivi, prodotti per l'igiene, e altre cose che sono spesso sottoposte a test in quanto vengono a contatto con il nostro organismo!

Vi lascio qui di seguito un paio di link utili, ma il web ne è pieno!

http://www.peta.org/living/beauty-and-personal-care/companies/default.aspx sito della PETA ( per prodotti del mercato estero)
http://www.lavocedeiconigli.it/lista_della_morte.htm  elenco di aziende che testano o che fanno parte di gruppi con aziende che testano
http://www.lavocedeiconigli.it/lista_%20nocruelty.htm info sul no cruelty e lista dei "buoni" certificati dall'Icea (ente preposto al controllo delle società italiane)

E' tutto in evoluzione e spesso non tutte le info sono sicure al 100%. Io, nel dubbio, mi astengo dal comprare. 

domenica 22 maggio 2011

Gelatine che non si mangiano

Oggi, dopo un po' troppe settimane di assenza, nuova review Lush..osa!!!!
Io sono cresciuta, come credo tutte noi, con l'abitudine di farmi il bagno o la doccia con saponi solidi o docciaschiuma, ma quando ho scoperto che la Lush ci mette a disposizione delle morbide e scivolosissime gelatine, potevo non provarle?
E allora gelatina fu!
La Lush ne ha prodotte più di una e io al momento sono a quota tre provate.



La prima, quella che mi piace di meno delle tre, è Sesso e Volentieri ( The Joy of Jelly il nome originale... come siano arrivati a questo bislacco nome solo Lush lo sa). E' una gelatina bicolore, in parte lilla chiaro con micro venature viola, in parte viola. Secondo il sito Lush sa di gelsomino, muschio e ylang ylang. Personalmente faccio fatica a riconoscere questi odori all'interno del composto, ma il complesso è piacevole. Alla prima sniffata mi aveva dato l'impressione che sapesse di chimico, ma dopo averla utilizzata mi sono ricreduta. Lascia sulla pella un profumo naturale e delicato che però, almeno su di me, dopo poco svanisce.



La seconda è Whoosh! E' una gelatina che sa di lime, limone e pompelmo. Io la adoro! Ha lo stesso profumo del sapone Igloo che era in edizione limitata natalizia, e mi da una sensazione di freschezza meravigliosa. Sulla pella lascia il suo profumo agrumato per un bel po'. Unica nota dolente, idrata poco, anzi a me tende un po' a seccare la pelle. Ma mettendo dopo la crema idratante il problema non sussiste!!!




E questa è la numero tre. Oro incenso e birra!! L'hanno pensionata ma sono riuscita a trovarne ancora un pezzo e ne sono felice. Secondo me più che di birra sa di... avete presente le caramelle gommose a forma di bottiglietta di Coca Cola? Ecco! Quello è l'odore che ci sento, ma più dolce! E mi piace moltissimo. Idrata abbastanza, e l'odore rimane sulla pelle per ore!! Mi sono ripromessa di farne scorta nel caso Lush decidesse di rimetterla in circolazione.

Il bello delle gelatine da doccia è che sono divertenti. Molti le usano mettendole dentro delle spugne a retina o dei gambaletti di nylon, per non farsele scivolare di mano! Secondo me è proprio questo il divertimento! Scivolano via, sgusciano tra le dita e ti obbligano a cercarle, nel mio caso, nell'acqua della vasca! Ok, se avete fretta una bella sfregata sulla spugna e schiuma fu, ma se avete tempo e voglia provatele da sole!! Cè chi le tiene in freezer, come consigliano i signori Lush, e pare che non diventi rigida e sia ancora più divertente! Proverò ad agosto, per ora me le tengo tutte in bagno  che mi guardano mentre decido quale delle tre sacrificare per il mio prossimo bagno :)


per Inci e info www.lush.it